Dopo il tumore al seno

Dopo il tumore al senoAntonella ha 53 anni e vive alle Canarie.
Ha deciso di cambiare vita dopo la diagnosi di un carcinoma mammario, trattato con mastectomia radicale seguita da chemioterapia.

L’intervento è perfettamente riuscito, e del tumore non si rileva più traccia.

La paziente da allora è stata posta in terapia con Tamoxifene, 20 mg una volta al giorno, al fine di prevenire le recidive.
Alla successiva rivalutazione oncologica, Antonella ha ricevuto indicazione ad assumere anche calcio e vitamina D, 1000mg+880UI al giorno, e bisoprololo 1,25mg, 1 compressa al mattino.
Le due terapie sono pensate rispettivamente per la prevenzione dell’osteoporosi, il cui rischio risulta aumentato a causa delle terapie antitumorali, e per l’extrasistolia, di cui ha cominciato a soffrire negli ultimi tempi, forse a causa di una sindrome ansiosa.

Nonostante il tumore al seno non dia più segnali della propria presenza e la vita al mare sia quello che Antonella ha sempre sognato, la donna si sente sempre più triste e priva di energie.
Decide allora di rivolgersi ad un medico locale che, a seguito di una visita approfondita, diagnostica una sindrome ansioso-depressiva reattiva e prescrive paroxetina, 20 mg alla mattina.

Dopo un paio di settimane Antonella si sente rinascere ed è pronta ad affrontare il futuro con ottimismo, tanto da invitare nella sua nuova casa la sua storica dottoressa (italiana) di famiglia, in vacanza per caso sulla stessa isola.
Mentre si trova ospite, la dottoressa osserva le medicine che Antonella sta prendendo e le viene un dubbio.
Controlla sulla sua app per le interazioni e comunica ad Antonella l’opportunità di un cambio di terapia.


 Paroxetina e bisoprololo
 Paroxetina e vitamina D
 Paroxetina e tamoxifene


 Nefrotossicità
 Inefficacia della terapia
 Insufficienza epatica


 Assorbimento ridotto a livello gastrico
 Inibizione dei citocromi epatici
 Aumento dell’escrezione renale


 Sì
 È sufficiente una diminuzione del dosaggio
 No


 No. La paziente deve iniziare la psicoterapia
 Sì. È possibile sostituire paroxetina con venlafaxina
 Sì. Bisogna sostituire paroxetina con fluoxetina

 
 
 

 
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