Gastrite in sindrome metabolica

Gastrite in sindrome metabolicaEnzo ha 70 anni.
È un grande appassionato di cucina, nel senso che… adora mangiare i piatti che gli prepara la moglie, cuoca provetta.

Questa sua passione lo ha portato, già dai 40 anni, a soffrire di obesità.
Attualmente presenta quella che è una vera e propria sindrome metabolica: ipertensione, ipercolesterolemia, iperuricemia.
Enzo per questi motivi assume: amlodipina 5 mg e olmesartan 20 mg per l’ipertensione, allopurinolo 300 mg per l’iperuricemia, rosuvastatina 5 mg e ezetimibe 10 mg per l’ipercolesterolemia.

A seguito dei lauti pranzi del periodo pasquale, Enzo lamenta acidità di stomaco, motivo per cui assume idrossido di magnesio e alluminio, 2 volte al giorno.

Il figlio, appassionato di tecnologia, utilizza un’app sul telefonino per verificare la compatibilità di quest’ultima terapia con gli altri principi attivi abitualmente assunti, scoprendo che non è consigliabile l’assunzione simultanea di uno dei farmaci in terapia cronica.
Quale?


 Alluminio e allopurinolo
 Alluminio e amlodipina
 Alluminio e olmesartan


 Rabdomiolisi
 Inefficacia della terapia
 Aumento del rischio di emorragia


 Riduzione della clearance renale
 Inibizione del citocromo
 Diminuzione dell’assorbimento a livello gastrico


 Sì
 No
 È sufficiente distanziare le somministrazioni di almeno 3 ore


 No. Il paziente deve assumerli contemporaneamente
 Sì. È possibile utilizzare pantoprazolo invece di idrossido di magnesio e alluminio
 Sì. È possibile sostituire febuxostat invece di allopurinolo

 
 
 

 
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