Perchè l'antibiotico non funziona?

Paola ha 83 anni.
Per la sua età, tutto sommato, sta bene.
Assume solamente la terapia prescritta dal cardiologo per tenere sotto controllo l’ipertensione: olmesartan, 20mg alla mattina, assieme a bisoprololo, 2,5mg sempre al mattino.
A seguito del riscontro di ipercolesterolemia, è in terapia anche con rosuvastatina 10 mg in associazione con ezetimibe da 10 mg.
Tuttavia, il cardiologo le ha già anticipato che le sospenderà a breve tali medicinali, come da indicazioni delle ultime linee guida, data l’età.
Soffrendo di reflusso gastroesofageo assume infine pantoprazolo da 20mg.
Da qualche giorno Paola lamenta inoltre dei bruciori ad urinare, tipici della cistite che ogni tanto le si riacutizza.
Recatasi dal medico curante, le viene prescritta ciprofloxacina 500mg, 1 compressa due volte al giorno per 3 giorni.
Le viene spiegato che è un antibiotico particolarmente efficace, e che le è stato prescritto proprio perché i batteri responsabili della sua cistite sono stati trattati così tante volte da essere diventati resistenti a molti altri antibiotici.
Dato che è un antibiotico “forte”, Paola si preoccupa di possibili effetti collaterali.
L’ultima volta che ha assunto un antibiotico ha avuto episodi di diarrea per una settimana! Volendo però limitarsi a rimedi naturali, decide di assumere yogurt (due vasetti al giorno) per tutta la durata della terapia antibiotica.
Perché faccia può effetto, decide inoltre di assumerlo subito dopo l’assunzione della compressa.
Dopo 3 giorni, la cistite però non è scomparsa, anzi: i bruciori sono più forti che mai.
Cosa è successo?