Le app per dimagrire funzionano? Una metanalisi dice di si

Una recente metanalisi condotta dalle università di Taiwan e Stanford conferma l’utilità delle app per smartphone studiate contro l’obesità.
La ricerca ha analizzato i dati presenti in letteratura identificando 12 studi randomizzati controllati condotti tra il 2015 e il 2020.
I risultati hanno mostrato l’efficacia delle app nel ridurre il peso, il BMI e il grasso corporeo.
Per quanto riguarda la circonferenza vita si è evidenziato un effetto ma senza raggiungere la significatività statistica.
Si sono ottenuti risultati più evidenti nei partecipanti di età avanzata, negli obesi e in chi è affetto da patologie come il diabete o da una disabilità.
Queste differenze sembrano dovute alla motivazione con cui i pazienti hanno affrontato i programmi di esercizio: maggiore la problematica sottostante, più alta la compliance rispetto agli esercizi prescritti dal software.
Le app che hanno incluso interventi di cambiamento comportamentale sono risultate più efficaci, così come quelle dotate di reminder, di self-monitoring, ovvero tecniche di autocontrollo attraverso checklist, e di funzionalità di health coach, in grado di fornire educazione sanitaria e linee guida agli utenti.
L’eterogeneità dei risultati ottenuti nei diversi studi è dovuta alle differenti caratteristiche tecniche dei software in commercio, che utilizzano metodi diversi e sono pensati per una molteplicità di scopi, dal fitness fino alla riabilitazione.
Le evidenze più solide si sono ottenute per i software progettati inizialmente per PC e certificati come dispositivi medici.
In sintesi, la diffusione capillare degli smartphone e delle relative app può portare un importante beneficio a livello di popolazione, ma per ottenere risultati concreti è importante scegliere un software di qualità e certificato.
Smartphone app-based interventions targeting physical activity for weight management: A meta-analysis of randomized controlled trials