Con la stampa 3D si possono simulare interventi prima della loro effettuazione

Alla Clinica Mediterranea di Napoli è stato eseguito un intervento di protesizzazione all’anca utilizzando una delle tecnologie più evolute in questo settore.
In caso di interventi di difficile esecuzione, è ora possibile simulare in anticipo la procedura chirurgica su un modello stampato in 3D in scala 1:1. In questo modo i chirurghi possono testare gli strumenti e le protesi più adatte al singolo caso, sperimentando le vie di accesso meno invasive e più rapide per raggiungere il risultato ottimale.
Nel caso specifico, la paziente aveva sofferto già del fallimento della prima protesi posizionata.
Per realizzare il modello 3D è necessario acquisire le immagini TC o RMN, elaborarle, ricostruire l’anatomia in modo digitale, per procedere infine alla stampa 3D.
In queste fasi sono entrate in gioco Medere e il laboratorio 3DiTALY, startup italiane, che hanno prodotto il modello su stampanti a stereolitografia Formlabs.
La stereolitografia è una delle metodiche di stampa 3D più avanzate e precise, con una risoluzione dei dettagli nell’ordine dei micron.
Dall’acquisizione delle immagini alla realizzazione del modello sono trascorsi solamente 3 giorni, a riprova della futura applicabilità di questa tecnologia in modo esteso nel panorama ospedaliero italiano.
La stampa 3D al servizio della chirurgia protesica dell’anca.