Telemedicina in Paesi compromessi

Telemedicina e depressioneUno studio sviluppato e condotto dall'OMS su rifugiati libanesi tra il 2019 e il 2020 ha mostrato l’efficacia di un innovativo intervento digitale per la salute mentale.

È noto che nei paesi a basso reddito la maggior parte degli sfollati affetti da patologie psichiatriche non riceva cure efficaci.

L’accesso alle cure è ulteriormente peggiorato durante la pandemia di COVID-19. L’OMS ha pertanto sviluppato una piattaforma digitale, “Step-by-Step”, grazie alla quale ha fornito supporto agli sfollati in Libano da parte di personale sanitario generalista allo scopo di ridurre la depressione.

Lo studio è consistito in un RCT pragmatico a 2 bracci, in singolo cieco, confrontando l’intervento digitale con le cure standard.
Sono stati randomizzati e seguiti per un anno 569 rifugiati siriani presenti in Libano.

I risultati hanno mostrato una diminuzione statisticamente significativa di depressione, ansia e disturbo da stress post-traumatico.
Gli effetti si sono mostrati duraturi al primo follow-up effettuato 3 mesi dopo l'intervento. Il limite principale dello studio consiste nell’alto tasso perdita di pazienti al follow-up, giustificato però dalle difficoltà oggettive presenti sul campo.

La depressione è un grave problema di salute pubblica, e i tassi di depressione e delle altre patologie psichiatriche, rispetto alla popolazione standard, sono ancora più elevati nei rifugiati in zone di guerra.

Gli interventi digitali per la salute mentale possono dunque essere una soluzione promettente quando il sistema sanitario di un singolo Paese non è più in grado di far fronte all’emergenza.

Effects of a WHO-guided digital health intervention for depression in Syrian refugees in Lebanon: A randomized controlled trial