Reazioni avverse ai farmaci per il 7% degli Italiani

dadiL’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce una reazione avversa ad un  farmaco come “ogni risposta indesiderata che fa seguito alla somministrazione di un farmaco per motivi profilattici, diagnostici, terapeutici o per indurre modificazioni di una funzione fisiologica."
Le reazioni avverse a farmaci – spiega Antonino Musarra, Presidente Aaiito –  colpiscono il 7% della popolazione generale, oltre il 20% dei pazienti ricoverati in ospedale e sono causa di oltre l’8% dei ricoveri ospedalieri. Le allergie da farmaci sono circa il 15% del totale delle reazioni avverse e quelle potenzialmente pericolose per la vita del delle persone sono poco frequenti e si manifestano generalmente con shock anafilattico, sindrome di Stevens-Johnson e Necrolisi Epidermica Tossica.

Tra le allergie ai farmaci, un tipo di reazione allergica non trascurabile è quella ai mezzi di contrasto che sono frequentemente utilizzati per diversi tipi di esami come quelli radiologici. 
Aaiito ha promosso uno studio che coinvolge nove centri di allergologia in Italia e sta valutando i dati di 407 pazienti.
Dai primi risultati sono più a rischio i pazienti che hanno avuto precedenti esposizioni al mezzo di contrasto (19%) e soggetti che soffrono di allergie respiratorie, anche se il 35% delle reazioni si può manifestare in occasione della prima esposizione ai mezzi di contrasto. In ogni caso, bisogna sottoporsi ai test cutanei entro 6 mesi dall’avvenuta reazione per una diagnosi certa.


Fonte: 
Panorama Sanità

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